La misura del tempo e dello spazio

La VJ Edizioni è lieta di annunciare la prossima pubblicazione dell’ultimo lavoro di Loretta Fusco, la silloge di poesie La misura del tempo e dello spazio.

E’ possibile acquistare il libro al prezzo promozionale di Euro 8,00 (anziché 10,00 del prezzo di copertina) e senza spese di spedizione per tutta Italia:  CLICCARE QUI oppure effettuare un bonifico alle seguenti coordinate bancarie:

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Loretta Fusco è nata a Basilea ma ha sempre vissuto in Friuli, dove ha insegnato in un Istituto Superiore di Udine.
Molto attiva su Intenet, ama aggiornare con regolarità alcuni blog di carattere culturale e collabora con alcune riviste letterarie. L’appartenenza a numerosi gruppi culturali online, le hanno permesso di farsi conoscere e apprezzare, tanto da riuscire  a esprimere quella parte nascosta, sconosciuta persino a lei stessa, che è emersa  passando dal mondo delle emozioni all’esercizio della scrittura, cogliendo gli spunti in quel vastissimo campo artistico-letterario che l’ha sempre affascinata.

Ama viaggiare, dentro e fuori, senza mete, itinerari, con un unico obiettivo: vivere il suo tempo attraverso la parola.

Con “L’Orto della Cultura” ha pubblicato tre raccolte di poesie e il romanzo Teresa e Blanca col quale ha ottenuto il Premio della giuria Premio Kafka 2018. È in uscita il suo terzo romanzo La Madre.

Ha altresì vinto numerosi premi di poesia ed è presente in molte Antologie poetiche e letterarie.

Ecco come Loretta Fusco presenta se stessa:

Non è sempre facile svelarsi ma se a vent’anni, più che improbabile, sarebbe stato assolutamente impossibile, l’età mi ha regalato il piacere di piacermi  e ciò che del mio vissuto mi sembrava qualcosa d’insignificante, alla luce di tanti nuovi inizi tutto è diventato prezioso e indispensabile ai fini di una  lettura quanto più realistica  di chi sono.

Dividerei la mia vita in tre periodi importanti, il terzo, è quello che sto vivendo e non ci sarebbe se non ci fossero stati i primi due che potrei definire l’Età dell’Incoscienza, e l’Età della Coscienza conformata.

Durante l’Età dell’Incoscienza ho vissuto come in una specie di limbo, sconosciuta a me stessa, tutta tesa a formarmi e consolidare un’immagine da proiettare nel mio futuro.

Insegnante per caso o per vocazione?

A distanza di tempo direi che non avrei potuto fare altro e meglio.

La professione ha assorbito la parte centrale della mia vita e tutte le mie energie, insieme alla famiglia e ai figli. Ho speso molti anni in una specie  di “esercizio esistenziale” come un bravo soldatino in  fase di addestramento privandomi della bellezza delle piccole gioie considerate  come  qualcosa di scontato,  di dovuto per tutto quell’affanno che mi autoinfliggevo.

Mi sono percepita diversa, quando smessi i panni del lavoro piacevolmente obbligato ho scoperto  un’altra dimensione di me, quella accantonata, sommersa, latente che è venuta alla luce sorprendendo prima di tutto me stessa.

Dopo è stato tutto un viaggiare, dentro e fuori, senza mete, itinerari, con un unico obiettivo: vivere il mio tempo attraverso la parola.