Non eravamo pesci ma carne da macello

Proseguiamo con la pubblicazione delle opere premiate al secondo posto. Oggi siamo alla Sezione Poesia con la lirica di Anna Maria Fabbroni Non eravamo pesci ma carne da macello.

Non eravamo pesci ma carne da macello;
dovevamo morire sulla terra, ma abbiamo scelto il mare…
…Mare…
così grande
così azzurro
così nero
così vicino al cielo…
Mare, chiuso su di noi
come una liquida coperta
gettata a tradimento!
Mare, scalda ti prego
i piedini di mio figlio;
ninnalo
nella culla delle onde;
addormentalo
con i nostri canti africani;
quietalo con le carezze
delle tue sirene;
fallo sognare di terre verdi asciutte
senza squarci di bombe
ed urla di battaglie;
fallo sognare di genti ospitali
e girotondi di bimbi
con voci musicali,
poi adagialo sul fondo
del tuo grembo
con la sua corte intorno
di pesciolini d’oro…
Fagli da madre tu
Mare pietoso!
Ora, che ho perso la sua mano,
ora, che il buio mi ha murato gli occhi
ora, che l’acqua ha spento la mia voce
ora, che scendo anch’io veloce
attirata a una luce
sempre più abbagliante…
Mare…
………………………….
Non eravamo pesci ma carne da macello;
dovevamo morire sulla terra, ma abbiamo scelto il mare…

3 Risposte a “Non eravamo pesci ma carne da macello”

  1. 🙏 Sono mani in preghiera per la poesia, che è una preghiera, Santa. Sono mani che ringraziano Edoardo Ferrario per avermela inviata e Anna Maria Fabbroni per averla scritta.

    Non so usare gli aggettivi ‘apprezzativi’, e poi questa poesia non ne ha bisogno. Perché ha due virtù fondamentali: è autentica, è necessaria.

    Per il resto, altre mie parole sarebbero inutili.

    Una domanda: posto postare questa poesia sul mio profilo, ovviamente firmata e con riferimento al Concorso? Se necessario prima posso inviare il post per approvazione.

    Cordialità.

    Laura Sposato

    Cortona, 29 gennaio 2020

    Inviato da iPhone

    >

  2. Grazie per le belle parole. Per quanto riguarda la VJ Edizioni non ci sono problemi per la pubblicazione della poesia, che sarà presente sia nell’antologia del Premio Clepsamia che nel libro di prossima uscita “Incomunicabilità” di Anna Maria Fabbroni.

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