Indaco e violetto

La VJ Edizioni è lieta di annunciare la pubblicazione di Indaco e Violetto, la raccolta di racconti di Annamaria D’Urso, vincitrice ex aequo della Sezione Narrativa del Premio Letterario Clepsamia 2019 con il racconto “Nina“.

Ecco la prefazione, a cura dell’autrice:

Undici racconti brevi, alcuni brevissimi. Amo la forma racconto: la narrazione essenziale, ritmata da parole e punteggiatura messe al punto giusto, il finale stringato, secco, che mi ricorda il tempo sincopato in musica, quello che per un attimo ti sospende il respiro. Trovo che, come nel cinema il cortometraggio, riuscire ad esprimere emozioni in forma breve dia più forza ed intensità alla storia. E mi piace pensare che chi legge possa inoltrarsi tra le parole, ed in un sol fiato arrivare alla fine.
“Nina”, “Rosa” ed “I tuoi occhi” sono storie di donne. Donne violate, o uccise, come tante di cui troppo spesso abbiamo notizia, o donne colpite negli affetti più cari come in “Un euro per i tuoi pensieri”. Ne “Il signor Pinto” ho provato ad immaginare a cosa può portare il dolore di un padre a cui è stato tolto il bene più prezioso. “Il tonfo” vuole descrivere in modo ironico i limiti dell’animo umano ed i nostri comportamenti quando ci troviamo di fronte a qualcosa che esula dalle nostre conoscenze e fa vacillare le nostre certezze.
“Alter-ego”, e “Il giardino di Flo” sono storie tra l’onirico ed il visionario, che si sviluppano al limite della dimensione spazio-temporale, argomento, confesso, che mi affascina da sempre. “Indaco e violetto”, che dà il titolo all’intera raccolta, è un racconto a cui sono particolarmente affezionata, perché a tratti svela frammenti della mia infanzia che avevo taciuto da sempre, mentre “Jo e il Professore” ripercorre un periodo particolare della mia vita che ha lasciato una lunga ferita ma anche uno sguardo diverso verso il mondo.
Ed infine “Quasi una favola”, che nasce dall’idea di scrivere una sorta di favola dei giorni nostri che ponesse l’accento sulla risibilità dell’alterigia ostentata dagli individui poveri di intelletto.
Buona lettura.